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Giornalismo Come giornalista, pur senza essere iscritto all'ordine, Massimo Ghirelli ha diretto la rivista di media e spettacolo “Replay” (1983), ha fondato e diretto il trimestrale di letteratura multiculturale "Caffè" (1994-2009), ha fondato l’Agenzia Migra (Agenzia informazione immigrati associati, 2003) e ha collaborato a numerose testate nazionali: tra le più importanti, “Il Globo”, come responsabile della pagina spettacoli; “La Repubblica”, come critico cinematografico e televisivo; e come notista e commentatore “Il secolo XIX”, “Il Messaggero”, “Il manifesto”, “l’Unità”, l’Avanti!”, “Il Radiocorriere”, “L’Europeo”, il “Diario”, "Passaggi", "Sensazioni", “Politica ed economia”, “La critica sociologica”. Nel terzo settore, ha scritto per le riviste il Discobolo, Dimensione A, Unaltracosa, Scuola democratica, Meta, Roma solidale, Segnosette, Mondodomani, Forum Valutazione, Rifugiati, Cir notizie; e ha tenuto rubriche per Piroga ("Nel fiume dei media"), la Rivista del Volontariato ("La foto racconta"), le riviste del Mae "Cooperazione" e Ilaria Cooperazione ("Voci dal campo"). Ha creato e diretto fino al 2013, al Ministero degli Esteri, il Portale web della Cooperazione italiana. Ha collaborato recentemente con la rivista internazionale "East, e nel 2020 con il sito di politica internazionale Mondòpoli, e il Dossier statistico dell'immigrazione dell'Idos. Ha curato la gabbia grafica di giornali e riviste quali "Replay", “Roma Comune”, il periodico “Sete sois sete luas”, e il trimestrale “Caffè”.
Consulente per l'informazione Ha lavorato per l'immagine di Organizzazioni internazionali (tra le quali l'Unicef, l'Unhcr e l'Oim) e di numerose Ong, ha partecipato come Esperto per i Media alla Conferenza Europea di Strasburgo e nella delegazione italiana alla Conferenza Onu contro il razzismo di Durban (2001).
Autore di programmi giornalisticiHa realizzato numerosi documentari sul Terzo mondo (Sudafrica, Costa d'Avorio, Etiopia, Eritrea, Sahara occidentale, Capo Verde, Kurdistan), ha scritto programmi giornalistici per emittenti private, per la Tv svizzera, e soprattutto per la Rai. Ha collaborato a Televideo. Ha curato dossier e speciali per il Tg2, ha ideato e realizzato per sei anni la rubrica giornalistica "Nonsolonero" su immigrazione e razzismo, la prima su questi temi e quella con maggiori ascolti tra tutte le rubriche giornalistiche Rai.
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