Morire d'Europa
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POLITICA INTERNAZIONALE E DELLE MIGRAZIONI Corso di Laurea magistrale in Storia e società
L’Europa e le politiche dell’immigrazione
Sono migliaia le donne, gli uomini e i bambini che in tutti questi anni, giorno dopo giorno, hanno perso la vita cercando di attraversare frontiere di mari, di fiumi e di terre per la speranza di una vita migliore in Italia e in Europa. Un’Europa sorda alle richieste di libertà e democrazia dei popoli che si affacciano sul suo stesso mare; cieca di fronte all’opportunità di costruire con quei paesi un rapporto diverso, meno intriso di pregiudizi e di miope sfruttamento, e finalmente capace di comprendere il ruolo che potrebbe – nella prospettiva dell’interdipendenza – giocare da protagonista nel Mediterraneo. La Germania che allontana la Turchia dall’Unione europea e dall’Occidente; la Francia che si lancia ipocritamente a sostegno dei ribelli libici (e del loro petrolio); la Spagna che blinda i suoi confini con il vicino Maghreb; la nostra Italia che disperde – prima con le blandizie, poi con la faccia dura verso gli stessi tiranni che aveva abbracciato – il patrimonio di amicizia e favore del mondo arabo, a partire dalla Tunisia e dalla Libia. E poi la vergogna di pagare i governi dei paesi più poveri per indurli a bloccare ai confini i propri figli in cerca un futuro migliore; la vergogna di non provare nemmeno a tendere una mano verso gli uomini e le donne di quei barconi, sperando che affondino prima di raggiungere le nostre sponde; la vergogna di respingerli dove sappiamo che saranno imprigionati o uccisi, giocando cinicamente a scaricabarile con un’Europa incapace di assumersi responsabilità comuni, di guardarsi allo specchio, di riconoscersi unita. Di trovare la propria identità negli stessi valori per cui tanti disperati sperano di raggiungerla: valori ai quali – sotto la spinta di una crisi che prima d’essere economica è soprattutto culturale e morale – finisce per rinunciare, pur di alzare muri a difesa dei propri residui privilegi... La vergogna di guardarli sparire lentamente sotto il pelo dell’acqua, di vederli morire d’Europa.
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