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COOPERAZIONE INTERNAZIONALE Corso di Laurea in Scienze storiche, del territorio e per la cooperazione internazionale _____ Il Progetto
Reinserimento sociale dei minori in conflitto con la legge nel Salvador Il Il Progetto prescelto - tenendo conto delle aree di interesse geografico e tematico dell'Università Roma Tre - riguarda il tema Minori e giustizia, ovvero il recupero e reinserimento sociale di giovani minori in conflitto con la legge. In particolare, si tratta di un Progetto pilota per la realizzazione di una Casa-famiglia per ragazze madri minorenni: che prevede l’ospitalità di 30 ragazze madri, partorienti o con bambini piccoli, per tutto il loro cammino prenatale, post parto e primi anni di vita dei figli, in una struttura espropriata alla criminalità e messa a disposizione dall’autorità giudiziaria in una località di periferia/campagna dove sia possibile praticare il recupero delle ragazze in un ambiente salubre e a contatto con la natura. Un progetto educativo, con l'intento di recuperare un rapporto spesso compromesso da difficili esperienze di violenza, di precarietà di spostamenti d'abitazione e di paesi, con l'obiettivo anche di rendere autonomo il nucleo madre - figlio. Il Paese d'intervento è El Salvador - paese prioritario per la Cooperazione italiana, secondo le Linee guida e gli indirizzi di programmazione per il triennio 2014–2016, che per l’America Latina e i Caraibi indicano solo 3 Paesi prioritari: Bolivia, Cuba e El Salvador. In un eventuale scenario regionale potrebbero essere inclusi anche il Guatemala e l'Honduras.
INDICE DEL PROGETTO:
1. GIUSTIFICAZIONE E CONTESTO Il Salvador è uno dei paesi dell’America Centrale con il più alto tasso di criminalità, che coinvolge in modo drammatico soprattutto le fasce più giovani della popolazione. Ex colonia spagnola assieme ad Honduras, Guatemala, Costa Rica, Nicaragua, Belize e Panama, il Salvador si è ritrovato coinvolto nelle diatribe della regione già dalla sua indipendenza, nel 1841. La continua tensione con i vicini, che spesso è sfociata in guerre sanguinose, ha comportato una forte instabilità politica nel paese, che ha finito inevitabilmente a riversarsi sulla situazione economica – la ricchezza del paese, che si basa soprattutto sull’esportazione di caffè, è stata nelle mani di uno scarso 1% della popolazione per molto tempo – e sociale – su una popolazione già messa a dura prova dalla guerra e dalla povertà. La salda alleanza tra l’élite economica e la classe politica ha, a lungo, impedito un’adeguata riforma del sistema, sia economico che legislativo, contribuendo ad alimentare il malcontento e una grande sfiducia nelle istituzioni legali. I casi di corruzione, l’alto tasso di disoccupazione, scarse condizioni igienico-sanitarie e l’uso di alcol e droghe favoriscono un alto tasso di microcriminalità e delinquenza, diffuso soprattutto tra le fasce più giovani della popolazioni: il fenomeno diventa ancora più preoccupante se si considera che la metà della popolazione salvadoregna ha meno di 25 anni. L’efficacia della legislazione nel contrastare una così dilagante illegalità è purtroppo scarsa: nonostante la creazioni di leggi ad hoc che vanno a colpire le bande criminali - in particolar modo le “maras”, gruppi di criminali di età molto giovane, famosi per la loro violenza e spregiudicatezza, nonché per i loro contatti con i narcos messicani e le mafie europee, in particolar modo con la Camorra – il carcere non si presenta come un modo per scontare una pena e per venire rieducati ad essere dei buoni cittadini, ma come un luogo di tortura e di abusi, dove i giovani, spesso arrestati per reati minori, vengono iniziati al mondo del traffico della droga, vedendovi un modo per guadagnare rispetto dagli altri, ed ambire all’ascesa sociale e alla ricchezza. miglioramento del sistema educativo, l’apprendimento di un mestiere che faciliti l’introduzione nel mondo del lavoro, e coinvolga magari anche le famiglie d’origine. Da qui nasce l’idea di creare una Casa-famiglia che si occupi delle ragazze madri detenute e dei loro bambini, fornendo l’apprendimento di un mestiere utile alle prime e una buona educazioni ai secondi, nonché un sostegno economico e psicologico.
la situazione, tuttavia, rimane nel complesso delicata: nonostante i rapporti con i paesi vicini siamo migliorati, la situazione interna risente ancora della guerra civile che imperversò il paese tra il 1979 e il 1992 – e di una politica monetaria non adeguata, oltre a vari disastri naturali alle cui conseguenze non si riuscì – a tutt’oggi non si riesce – a porre rimedio, soprattutto a causa delle frequenti crisi di governo. rapporti tra le mafie italiane e le maras.
2.SOGGETTO RICHIEDENTE E PARTNER Soggetto richiedente: Proponente del progetto pilota è l'Università di Roma Tre, i cui studenti - in occasione del Corso di Cooperazione internazionale - hanno elaborato questa prima bozza di progetto. L'Università di Roma Tre ha negli ultimi anni rafforzato il suo impegno in attività di Cooperazione internazionale, proponendosi come soggetto esecutore di diversi progetti, soprattutto nell'ambito del Patrimonio culturale e della Formazione sui temi della Giustizia: in particolare proprio con El Salvador.
Rete dei partner: - Ministero degli Affari Esteri - Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo - Agenzia per lo sviluppo La Dgcs è già stata partner di Roma Tre per diversi progetti, nei temi sopra accennati, nel Salvador. - SICA - Sistema de la Integración Centroamericana ( http://www.sica.int/index_en.aspx ) Il Sistema dell’integrazione centroamericana (Sica) è stato istituito nel 1991 con il Protocollo di Tegucigalpa e ratificato nel 1993 da Costa Rica, Guatemala, Honduras, Nicaragua, Panamá, El Salvador e, nel 2000, dal Belize. L’internazionalizzazione e l’aggravarsi del fenomeno della criminalità organizzata ha indotto i paesi membri del SICA a dotarsi, nel 2007, di una Strategia di Sicurezza regionale (l’ESCA, Estrategia de Seguridad Centroamericana) per una collaborazione stabile tra i Paesi dell’area nella prevenzione della violenza e nel contrasto alle organizzazioni criminali. Dal 2011, quando, con la Conferenza di Città del Guatemala, è stata approvata dai Capi di Stato del Centroamerica, del Messico e della Colombia, l’ESCA gode del sostegno attivo della comunità internazionale. In questo contesto l’Italia, che dal 2007 è uno degli Stati osservatori extraregionali del SICA, è stata protagonista di iniziative importanti in collaborazione col SICA che si sono concretizzate nel Plan de Apoyo all’ESCA: finanziato dalla Cooperazione italiana e dalla BCIE (Banco Centroamericano de Integración Economica) nel periodo 2011-2013, ha realizzato la formazione di molti funzionari di pubblica sicurezza, procuratori e magistrati centroamericani. Possibili Ong Partner (attive nel Paese): - Soleterre ( www.soleterre.org ) Organizzazione umanitaria con sede in Italia ( Milano e Roma ) e, nello specifico, nel Salvador. Già attiva con i progetti: • Abcd-Young, che si pone l’obbiettivo di prevenire i fenomeni di discriminazione e violenza nelle zone rurali per le minoranze sociali; - Centro ELIS ( http://ong.elis.org ) Ong per la prevenzione della violenza tra e contro i minori, attualmente attiva anche in El Salvador con contributi oltre i 250.000 € l’anno per il triennio 2014/16.
Controparti locali del Progetto: - Autorità locali del territorio di riferimento della Casa-famiglia - Universidad de El Salvador (https://www.ues.edu.sv/): istituto che propone soluzioni ai problemi nazionali attraverso la ricerca filosofica , artistica tecnologica e scientifica. - Universidad Centroamerica "José Simeón Cañas", Departamento de Ciencias Jurídicas, (http://www.uca.edu.sv/). Fondata nel 1987 , è una delle scuole di diritto più prestigiose in El Salvador . Il dipartimento si propone di formare uomini e donne che , come professionisti , contribuiscono alla istituzionalizzazione , il consolidamento e la difesa dello stato sociale e democratico di diritto.
Altri Partner: - Imprenditori e/o commercianti della zona, per eventuali accordi di commercializzazione dei prodotti ortofrutticoli e/o manifatturieri realizzati dalle ragazze della Casa-famiglia, anche in vista di futuri possibili rapporti lavorativi con le ragazze uscite dalla detenzione.
3. OBIETTIVI DEL PROGETTO Obiettivo generale Obiettivo generale del progetto è di contribuire – in un contesto drammatico di povertà, condizioni familiari critiche, disagio sociale – al recupero e al reinserimento sociale dei minori in conflitto con la legge in El Salvador. Obiettivo specifico Obiettivo specifico del progetto è creare le condizioni per lo sviluppo di misure alternative alla reclusione per le ragazze (minorenni) detenute con figli, all’interno di spazi e strutture sequestrate alla criminalità e messe a loro disposizione per facilitarne l’integrazione sociale in un contesto di legalità, accompagnandole in un percorso di progressiva conquista dell’autonomia (nel campo familiare e professionale): garantendo alle ragazze, e anche ai loro figli, servizi di pronta accoglienza, assistenza alimentare e sanitaria, sostegno psicosociale ed opportunità educative, formative e di reinserimento lavorativo.
4. DESTINATARI
- 30 ragazze madri della Ilopango women's prison, vicino a San Salvador, dove sono detenute 1700 donne, di cui circa 300 sono minorenni ragazze madri. - 25 bambini, figli delle ragazze madri, dai 6 mesi ai 3/4 anni circa. - 10 operatori, di cui 2 assistenti sociali, 1 assistente sanitario, 5 educatrici familiari e 2 formatori professionali adibiti alla cura e alla formazione delle ragazze della Casa-famiglia - Circa 10.000 abitanti del territorio interessato, 1.000 funzionari delle istituzioni salvadoregne e 1 milione di cittadini oggetto della campagna di sensibilizzazione - I docenti e gli studenti delle Università di El Salvador coinvolti nel progetto
Destinatari Indiretti - Le famiglie delle ragazze coinvolte nel progetto pilota. - I giovani del luogo, in particolar modo coloro che fanno parte delle gang minorili, cui il progetto può fornire una prospettiva di vita migliore. - Le ragazze e le donne del Salvador - Le Istituzioni e le entità preposte alla giustizia minorile, cui il progetto può fornire un esempio nel campo delle misure alternative alla detenzione - Studenti e docenti di altre Università locali - La popolazione di El Salvador
5. QUADRO LOGICO Obiettivo Generale Contribuire al al recupero e al reinserimento dei minori detenuti
Obiettivo Specifico Sviluppo di misure alternative alla reclusione per ragazze madri
Risultato 1 Messo a disposizione spazio Disponibilità da parte
Attività Ristrutturazione per Casa-famiglia Qualità della ristrutturazione Rapporto tecnico con acquisto mobili e attrezzature, Permessi per la ristrutturazione servizi e strumenti
Risultato 2 Formati 10 operatori Numero di ore di formazione Registro delle attività realizzate didattiche Attività Formazione di 2 assistenti sociali, 1 assistente sanitario, 5 educatrici Qualità del materiale didattico familiari e 2 formatori professionali utilizzato
Risultato 3 Inserite nella Casa famiglia Qualità dell'inserimento e n° Rapporto degli Assistenti Disponibilità del Carcere e 30 ragazze madri delle ragazze madri inserite sociali dell'Autorità giudiziaria Attività Insediamento in Casa-famiglia Qualità dell'inserimento e n° di 30 ragazze madri detenute con dei bambini inseriti i loro bambini Risultato 4 Favorite abilità e conoscenze per educazione e lavoro Attività 4.1 Sensibilizzazione delle ragazze su N° di ore di sensib. realizzate Registro delle attività sessualità, salute, diritti N° di ragazze sensibilizzate di sensibilizzazione
Attività 4.2 Formazione delle ragazze su puericultura, cucito, orticoltura N° di ore di formaz. realizzate Registro delle attività N° di ragazze formate didattiche Attività 4.3 Costruzione di un rapporto con il territorio attraverso le N° di ragazze attive Rapporto del responsabile attività delle ragazze nell'interscambio con imprese del progetto del territorioal termine del progetto.Risultato 5 Sensibilizzato il territorio Disponibilità delle emittenti sul valore della Casa famiglia Diffusione dei messaggi realizzati Rapporti sulla diffusione locali e nazionali degli spot video e audio Attività Realizzazione di una campagna di Quantità delle emittenti televisive e sensibilizzazione nei confronti radiofoniche che li hanno trasmessi dell’opinione pubblica del territorio
Risultato 6 Sottoscritto Accordo di cooperazione Qualità degli Accordi raggiunti Rapporto sulla valutazione Disponibilità dei docenti tra Università di Roma e Salvador degli Accordi raggiunti delle Università di El Salvador Attività Istituzione di un Accordo di cooperazione tra gli studenti e i docenti dell’Università di Roma Tre e le Università di El Salvador
6. RISULTATI ATTESI E RELATIVE ATTIVITA’ Risultato 6.1. Messo a disposizione per misure alternative al carcere un edificio sequestrato alla criminalità, ristrutturato come Casa-famiglia dotata di spazi per l'abitazione e altre attività comuni, mensa, nido per i bambini, terreno per orticoltura e allevamento piccoli animali. Attività: • Acquisto di mobili e attrezzature, adattamento di strutture da adibire a camere per 4-5 ragazze e rispettivi bambini e spazi di servizio, di soggiorno o di formazione • Acquisto di articoli per uso personale, materiali didattici, uniformi per il personale, ecc. Risultato 6.2. Formati 10 operatori, di cui 2 assistenti sociali, 1 assistente sanitario, 5 educatrici familiari e 2 formatori professionali Attività: • Formazione di assistenti sociali con il compito di sorveglianza e aiuto psicologico • Formazione di personale sanitario con esperienza neonatale e con qualifiche psicoterapeutiche e psicopedagogiche • Formazione di educatrici familiari idonee ad accompagnare le ragazze nel percorso di crescita dei figli e che possa in seguito essere svolta dalle ragazze madri una volta che il piccolo “nucleo familiare” verrà ritenuto in grado di rientrare nella società in maniera da rendersi autonomo. Risultato 6.3. Inserite nella Casa famiglia 30 ragazze minorenni detenute e i loro bambini. Attività: Realizzazione di una Casa-famiglia per ragazze madri minorenni struttura espropriata alla criminalità e messa a disposizione dall’autorità giudiziaria in una località di periferia/campagna dove sia possibile praticare il recupero delle ragazze in un ambiente salubre e a contatto con la natura. All’interno del centro di accoglienza, le ragazze saranno seguite da assistenti sociali e personale esperto che le aiuteranno a superare i traumi subìti e quindi ad acquisire l’autonomia necessaria per appropriarsi di nuovo del ruolo di madre e per reintegrarsi nella società. Sensibilizzazione su temi come diritti dell’infanzia, prevenzione e gestione dei conflitti, Hiv/Aids e malattie sessualmente trasmissibili, salute riproduttiva, sensibilizzazione sul corretto uso del preservativo, ruolo e responsabilità dei genitori nell’educazione e protezione dei figli. Risultato 6.4. Favorito lo sviluppo per le ragazze madri di conoscenze e sensibilità, abilità e tecniche che permettano loro gestire la loro vita e il rapporto con i loro figli, crearsi o trovare un lavoro una volta libere. Attività 1: Attività di sensibilizzazione su temi come diritti dell’infanzia, prevenzione e gestione dei conflitti, HIV/AIDS e malattie sessualmente trasmissibili, salute riproduttiva, sensibilizzazione sul corretto uso del preservativo, ruolo e responsabilità dei genitori nell’educazione e protezione dei figli. Attività 2: Realizzazione di corsi/occasioni di formazione per le 30 ragazze in puericultura, lavori manuali di artigianato, cucito, cucina e altre attività domestiche, allevamento di piccoli animali, coltivazione di ortaggi e frutta, preparazione di prodotti quali marmellate, succhi di frutta, ecc. Le ragazze inoltre seguiranno dei corsi base di formazione primaria, qualora non abbiano potuto completare la scuola. Attività 3: Attivazione di un sistema di interconnessione con le risorse del territorio, costruendo un rapporto di fiducia tra le famiglie e l'ambiente sociale del Salvador, al fine di evitarne l'isolamento o l'esclusione della partecipazione alla vita sociale. un cero di accoglienza e di sostegno psicologico e sociale rivolto a ragazze madri, al fine di renderle economicamente autonome e capaci di integrarsi di nuovo nella società. Le ragazze vivranno Risultato 6.5. Sensibilizzato il territorio sulla presenza, sull'utilità e sul valore del progetto della Casa famiglia come struttura alternativa al carcere per il recupero dei minori. Attività: relativamente alla presenza, utilità e valore del progetto della Casa famiglia e in generale alla prevenzione e tutela dei minori a rischio.
Risultato 6.6. Sottoscritto un Accordo di cooperazione tra L'Università di Roma Tre e l'Università di El Salvador Attività: Istituzione di un accordo di cooperazione tra gli studenti e i docenti dell’Università degli studi di Roma Tre e l’Università di El Salvador al fine di confrontare le diverse problematiche giovanili, le legislazioni nazionali e le soluzioni adottate.
7. ASPETTI METODOLOGICI Il progetto, per quanto riguarda la formazione degli operatori coinvolti nella Casa-famiglia, si opererà principalmente in regime di formazione 'on the job' - nell'ambito stesso delle attività degli assistenti e delle educatrici in rapporto con le ragazze madri e coi loro figli. Per quanto riguarda poi la formazione delle stesse ragazze, su temi quali la puericultura e le piccole attività di autosussistenza (quali l'orticoltura e l'allevamento di piccoli animali), si cercherà di utilizzare metodologie fortemente partecipative: capaci di coinvolgere madri e figli in modo consapevole e nella direzione di una crescente autonomia. Più in generale, nella Casa famiglia si cercherà di operare nel massimo rispetto dell'ambiente, del rapporto con la natura e le altre persone, della convivenza civile - con il continuo riferimento ai valori sociali che sono alla base della stessa idea del recupero delle ex-detenute e del loro reinserimento nella società del Salvador.
8. CRONOGRAMMA Ristrutturazione Casa X X Formazione operatori X X X Inserimento ragazze X X X X Formazione ragazze X X X X X X X X
Sensibilizz. territorio X X X X X X Cooperaz. Università X X X X X X X X X
Monitoraggio Interno Il progetto prevede: insorti all’interno della Casa Famiglia. Al termine di ogni incontro dovrà essere compilato un riassunto dell’incontro, da presentare al responsabile della Casa Famiglia. condizioni psico-fisiche, ed eventualmente fornire un supporto aggiuntivo a coloro che ne mostrano la necessità. reinserimento sociale delle detenute (anche in vista di una possibile estensione del progetto). Monitoraggio esterno Il progetto prevede: al progetto dovranno fornire un quadro dettagliato e trasparente delle reali condizioni delle madri ospitate, dei loro figli e dei problemi insorti. Valutazioni
da un Comitato di pilotage del Progetto che riunisce i Partner del progetto.
10. SOSTENIBILITA’ DEL PROGETTO Sostenibilità istituzionale
Nella sezione riguardante il secondo obiettivo, ‘Desarrollar el potencial humano de la población salvadoreña’, si trova la espressa volontà istituzionale per sviluppare il potenziale umano della popolazione salvadoregna, ponendo costantemente particolare accento sulla salvaguardia delle figure di minori, neonati e donne. Nel terzo obiettivo, , vengono considerate le posizioni e le situazioni della popolazione carceraria e delle stesse infrastrutture. In un contesto di sviluppo e rafforzamento delle capacità istituzionali del sistema penitenziario, si auspica l’implementamento di programmi che promuovano l’occupazione e il lavoro penitenziario col fine di facilitare la riabilitazione delle persone prive di libertà. Altra linea d’azione consigliata, promuovere riforme alla normativa penale per potenziare mezzi alternativi alla prigionia. Il Rapporto esprime anche la volontà di raggiungere tra gli altri, questo obiettivo: "Reducir en 40 % la ocupación penitenciaria". Le linee guida del Central American Integration System (SICA) sono ugualmente una garanzia per la sostenibilità del progetto: esse fanno infatti esplicitamente riferimento non soltanto al tema del nostro progetto, ma anche alla Cooperazione italiana, come valido supporto per raggiungere gli obiettivi di sicurezza sociale e reinserimento della popolazione carceraria. Ultimo elemento di sostenibilità istituzionale del progetto riguarda l'accordo tra le Università (Roma Tre e le due Università salvadoregne): che garantirà un seguito di studi, analisi e approfondimento sia della sostanza che della metodologia del progetto; assicurando inoltre una collaborazione fruttuosa anche per il futuro.
Sostenibilità Sociale La sostenibilità del progetto (che consideriamo a tutti gli effetti un progetto pilota) può essere garantita dal rispetto di un preciso equilibrio tra l’operare sulle risorse umane in chiave di inclusione e riabilitazione e la gestione di processi economico-produttivi, che risultino orientati al rispetto dei principi dell’efficienza e della sostenibilità economica. La Casa famiglia, con le relative attività formative e produttive, costituisce una opportunità per reinserire le ragazze madri in un contesto sociale e al contempo renderle detentrici di un’occupazione reale e vantaggiosa. Alla conclusione del progetto, ci potrebbe essere una buona probabilità di avviare un processo socialmente positivo ed economicamente efficace non solo per il benessere delle singole giovani donne e dei loro piccoli, ma anche della comunità interessata . educatrici: sociale organizzato e attivo sui temi del progetto, o coinvolto a livello locale, che trarrà beneficio dal progetto. Sostenibilità Economica La caratterizzazione della Casa famiglia anche come 'fattoria sociale' potrebbe garantire non soltanto l'autosostentamento, almeno parziale, della Casa stessa; ma anche - una volta raggiunto un certo livello di produzione - permettere un graduale miglioramento delle condizioni economiche delle ragazze e dei loro figli. E soprattutto potrebbe contribuire alla formazione professionale delle ragazze ospiti della Casa.
Sostenibilità Ambientale Elementi di sostenibilità ambientale sono presenti in alcuni aspetti del progetto: in particolare, nella possibilità di rendere parzialmente autosostenibile la Casa famiglia con la gestione di un orto e la coltivazione di ortaggi e frutta, e l'allevamento di piccoli animali, quali polli e galline. Nel modello di fattoria sociale proposto dal progetto è assunto il criterio di base per cui gli eventuali margini di profitto conseguiti con le attività economiche saranno re-investiti nel continuo miglioramento dei processi produttivi della Casa stessa e del potenziamento e qualificazione delle attività etiche, culturali, sociali. Ciò potrebbe contribuire ad assicurare la continuazione del progetto oltre la sua scadenza, in quanto le risorse ambientali verrebbero utilizzate senza comprometterle negativamente e senza un ulteriore bisogno di costi di manutenzione. di energia utilizzate siano compatibili con la salvaguardia dell'ambiente • impatto ambientale pressoché nullo delle attività svolte all’interno della Casa-Famiglia, nel rispetto delle biodiversità del territorio circostante • corsi di formazione e attività, quali la coltivazione dell'orto e la produzione di frutta e verdura, che educhino le ragazze ad un miglior rapporto con la natura. Replicabilità
comunità giovanile, adottando una prospettiva più ampia che offre opportunità di innovazione molto più numerose, efficaci e perseguibili; nel rispetto dei diritti umani e il miglioramento delle condizioni di decine di famiglie e di ragazzi; educativi per i ragazzi coinvolti. la loro diffusione a tutti gli altri gruppi interessati dallo stesso fenomeno.
11. RISORSE UMANE, FISICHE E FINANZIARIE Nella parte relativa alle Risorse umane sono previsti un Cooperante Esperto e un volontario per quanto concerne il Personale Espatriato. E' stato pensato di dare maggior peso al personale locale, in virtù della possibilità che siano maggiormente preparate sulle conoscenze di usi, costumi e problematiche presenti nel territorio; e anche affinché si possa pensare ad una riduzione delle spese del personale. Il costo del personale è poco inferiore al 22,9% del costo complessivo emerso al termine del Piano Finanziario. All'interno delle scelte del personale è stato dato ampio spazio e considerazione all'aspetto educativo: si è pensato a 2 assistenti sociali, 1 assistente sanitario, 5 educatrici familiari e 2 formatori professionali. Per quanto riguarda Viaggi e Trasporti, è stato calcolato il prezzo dei biglietti degli operatori espatriati all'interno del progetto e adeguata la cifra con l'aggiunta delle Assicurazioni per i viaggi. In particolare sono state calcolate la partenza e il ritorno da 2 principali aereoporti italiani: Milano/Malpensa e Roma/Fiumicino. Per la Ristrutturazione i costi delle operazioni sono derivati dalle cifre medie emerse sul web,e dal paragone con le cifre di ristrutturazione italiane, adeguatamente ridimensionate sui costi di El Salvador. Il Calcolo dell'arredamento degli interni è stato frutto di un'analisi ponderata a fronte di un'ipotetica spesa di mobilio, di arrendamento e di sanitari all'interno della struttura. In previsione della realizzazione di un orto sono state calcolate le spese per l'attrezzatura di base, per un capanno degli attrezzi, una recinzione a protezione dell'orto e il costo del concime. Sono poi stati inseriti i costi per un sistema di irrigazione e la spesa di materie prime per la coltivazione quali semi o germogli. E' stata considerata anche la realizzazione di una cucina comune, comprensiva di mobilio e macchine da cucina. Per i trasporti interni allo stato salvadoregno è stato ipotizzato il noleggio annuale di un Pullmino, calcolando a parte le spese riguardanti la benzina. Per l'attività formativa ed educativa delle donne e dei bambini all'interno della struttura sono state previste spese di copertura per il materiale didattico e di cancelleria; oltre ai costi di manutenzione.
12. PIANO FINANZIARIO Piano Finanziario Anno 1 Voci di spesa N. Unità Costo Unità Mensile Costo Totale Mensile Costo in un Anno PERSONALE ESPATRIATO Docente universitario Roma Tre 1 € 2.300,00 € 2.300,00 € 27.600,00 Cooperante Esperto 1 € 2.300,00 € 2.300,00 € 27.600,00 Volontario 1 € 1.200,00 € 1.200,00 € 14.400,00
PERSONALE IN LOCO Amministratore 1 € 1.030,00 € 1.030,00 € 12.360,00 Segretario/logista 1 € 890,00 € 890,00 € 10.680,00 Perito colture e allevamento 1 € 300,00 € 300,00 € 3.600,00 Subtotale PERSONALE € 134.640,00
BENI E SERVIZI Ristrutturazione (400 m²) m² € 300,00 € 12.000,00 Mobili arredo (6 stanze per 5 persone) 6/5 € 10.000,00 Bagni (1/stanza) 6 € 2.500,00 Ambulatorio € 1.000,00
Servizio mensa € 5.000,00 € 60.000,00 Alloggio del personale 6 € 3.000,00 € 18.000,00 Sala corsi € 2.000,00 Altri servizi Subotale BENI E SERVIZI € 138.000,00
VIAGGI E TRASPORTI
2 viaggi internazionali per Docente Roma tre 2 € 1.300,00 € 2.600,00 2 viaggi internazionali per cooperante progetto 2 € 1.300,00 € 2.600,00 Subtotale VIAGGI E TRASPORTI € 15.000,00
FORMAZIONE E INFORMAZIONE Formazione di assistenti sociali 12h/settimana x 3 m. € 400,00 € 1.200,00 Formazione di personale sanitario 12h/settimana x 3 m. € 400,00 € 1.200,00 Formazione di educatrici familiari 12h/settimana x 3 m. € 400,00 € 1.200,00 Formazione ragazze madri 12h/settimana x 8 m. € 400,00 € 3.200,00 Campagna pubblicitaria 2 spot (radio e tv) € 30.000,00 Subtotale FORMAZIONE E INFORMAZIONE € 38.000,00
SUB-TOTALE € 325.640,00 Spese generali (10%) € 3.256,00 TOTALE (1° anno) € 328.896,00
Piano Finanziario Anno 2 Voci di spesa PERSONALE ESPATRIATO Docente universitario Roma Tre 1 € 2.300,00 € 2.300,00 € 27.600,00 Cooperante Esperto 1 € 2.300,00 € 2.300,00 € 27.600,00 Volontario 1 € 1.200,00 € 1.200,00 € 14.400,00
PERSONALE IN LOCO Amministratore 1 € 1.030,00 € 1.030,00 € 12.360,00 Segretario/logista 1 € 890,00 € 890,00 € 10.680,00 Perito colture e allevamento 1 € 300,00 € 300,00 € 3.600,00 Subtotale PERSONALE € 134.640,00
BENI E SERVIZI Materiale per orticoltura € 20.000,00 Servizio mensa € 5.000,00 € 60.000,00 Altri servizi Subtotale BENI E SERVIZI € 82.000,00 VIAGGI E TRASPORTI 2 viaggi internazionali per Docente Roma tre 2 € 1.300,00 € 2.600,00 2 viaggi internazionali per cooperante progetto 2 € 1.300,00 € 2.600,00 Subtotale VIAGGI E TRASPORTI € 15.000,00
FORMAZIONE/LAVORO
Form/ Lavoro settore manifatturiero 20h/settimana x 10 m. € 800,00 € 8.000,00 Materiali e attrezzature € 10.000,00
Subtotale FORMAZIONE/LAVORO € 26.000,00
SUB-TOTALE € 257.640,00 Spese generali (10%) € 2.576,00 TOTALE (2° Anno) € 260.216,00
ALLEGATI AL PROGETTO Scheda sulla Cooperazione italiana nel Salvador Scheda sul partenariato tra la U.E. e El Salvador Scheda sitografica su Giustizia e Minori
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