Senegal
Wax, tessuto africano
Negozio etnico
Raccolta del Fonio in Senegal
|
COOPERAZIONE INTERNAZIONALE Corso di Laurea in Scienze storiche, del territorio e per la cooperazione internazionale
Il Progetto 2019
Progetto "Andata e ritorno, il migrante come agente di sviluppo" Il Progetto prescelto - tenendo conto delle aree di interesse geografico e tematico dell'Università Roma Tre - riguarda il tema della Migrazione di ritorno, tematica prioritaria della Cooperazione italiana. Il Paese d'intervento è il Senegal - Paese prioritario per la Cooperazione italiana, con una consolidata presenza di Ong italiane e importanti programmi della Cooperazione governativa.
INDICE DEL PROGETTO:
1. GIUSTIFICAZIONE E CONTESTO Il Senegal è un Paese con una democrazia abbastanza stabile, una popolazione di 16 milioni di persone, tra questi il 40% bambini al di sotto dei 14 anni e una percentuale del 30% di adulti tra i 24 e i 54 anni; l'economia non è ancora ben sviluppata per vari motivi (debito pubblico, agricoltura non ben decollata, produzione molto bassa). Tra i fattori di crisi del paese vi sono: lo sfruttamento minorile, una crisi alimentare dovuta a un'economia altamente altalenante e una situazione politica poco stabile. Tutto questo comporta la migrazione di numerosi senegalesi in molti paesi del mondo, fra cui l'Italia. Secondo il rapporto del 2017 sulle migrazioni del Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali, i Senegalesi rappresentano la tredicesima comunità tra i cittadini non comunitari, con 103.298 titolari di un permesso di soggiorno regolare. Vi è una netta polarizzazione di genere: gli uomini coprono il 74,3% delle presenze senegalesi in Italia. L’età media è pari a 34 anni. Un quarto degli appartenenti alla comunità ha un’età compresa tra i 25 e i 40 anni. Tra i permessi a scadenza, il lavoro rappresenta la principale motivazione di soggiorno (36,7%), a cui seguono i motivi di famiglia con il 34,5%. Forte la concentrazione dei lavoratori senegalesi nell’ambito del commercio e della ristorazione, con il 39%, ed industriale, con il 32%. Rilevante la presenza nel primario: l'agricoltura è il settore di impiego per l’11% degli occupati. I titolari di imprese individuali sono 19.532, che si concentrano per l’ 88,3% nel settore commerciale. Scarsa partecipazione della componente femminile nel mondo del lavoro anche in ambito imprenditoriale, con solo l’8% di imprenditrici . Le imprese a titolarità senegalese hanno sede principalmente nel Mezzogiorno (26,9%), con una elevata presenza nelle isole, il 17,2%. Nel confronto con le principali comunità non comunitarie, la Senegalese fa rilevare un alto tasso di occupazione (63,8%), con significative differenze tra la componente maschile (75%) e quello femminile (30,3%). Il tasso di inattività è pari al 25,1%. Il tasso di disoccupazione è pari a 14,8%. Come per altre comunità inserite nella società italiana, i migranti senegalesi - anche se più organizzati di altri immigrati - solo in pochi casi sono riusciti, al di là delle rimesse mandate ai loro parenti in Africa, a svolgere un ruolo di veri e propri agenti di sviluppo del loro paese. Il nostro progetto intende quindi intervenire in questa direzione: mettendo in condizione singoli immigrati, o piccoli gruppi della comunità senegalese, di utilizzare le conoscenze e gli strumenti acquisiti in Italia per trasformarsi - creando imprese, commerci e scambi economici e culturali nel loro paese d'origine - in agenti di sviluppo per il Senegal stesso: attivando un circolo virtuoso tra la valorizzazione del proprio lavoro in Italia e la creazione di lavoro nel paese di provenienza, in un vero e proprio partenariato Sud/Nord.
Progetto"Andata e ritorno, il migrante come agente di sviluppo" Ente esecutore: Università di Roma Tre Partner principali: Agenzia per la Cooperazione italiana e Utl di Dakar Partner istituzionali: Oim, Organizzazione Internazionale per le Migrazioni e Oil, Organizzazione Internazionale del Lavoro Partner non governativi: Lvia Durata del progetto: 12 mesi
2. SOGGETTO RICHIEDENTE E PARTNER Soggetto richiedente: Proponente del progetto pilota è l'Università di Roma Tre, i cui studenti - in occasione del Corso di Cooperazione internazionale 2017/2018 - hanno elaborato questa prima bozza di progetto. L'Università di Roma Tre ha negli ultimi anni rafforzato il suo impegno in attività di Cooperazione allo sviluppo, proponendosi come soggetto esecutore di diversi progetti, in vari ambiti, tra i quali il Patrimonio culturale o la Formazione sui temi della Giustizia; in Paesi quali la Somalia, per la quale è stato realizzato un importante "Archivio Somalia", sede virtuale della cultura del paese; o il Salvador, dove è stato completato recentemente un progetto di sostegno alla Segreteria della cultura (Secultura) salvadoregna.
Partner principali: - Agenzia Italiana per la Cooperazione - Ministero degli Affari Esteri - Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo La Dgcs è già stata finanziatore di Roma Tre per diversi progetti, nei temi sopra accennati. L'attuale Agenzia per la cooperazione ha mantenuto tra le sue priorità il tema del rapporto tra la cooperazione allo sviluppo e le migrazioni, individuando nel migrante un potenziale agente di sviluppo del suo paese d'origine.
- Utl (Unità tecnica locale dell'Agenzia Italiana per la Cooperazione) di Dakar, è responsabile per lo sviluppo dell’agricoltura, sviluppo rurale, settore privato e sviluppo economico locale, protezione sociale, genere ed educazione, recependo le indicazioni dei Ministeri senegalesi partner, le priorità delle Linee guida della Direzione Generale per la Cooperazione allo Sviluppo del Ministero italiano degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e le indicazioni dei gruppi consultativi dei donatori e delle ONG presenti in Senegal.
Partner istituzionali: - OIM (Organizzazione Internazionale per le Migrazioni) è la principale Organizzazione Intergovernativa in ambito migratorio, con 173 Stati Membri: e dal settembre 2016 è diventata Agenzia Collegata alle Nazioni Unite. In vista del progetto è stato proposto un rapporto collaborativo fra l’Università di Roma Tre e la sede locale dell’OIM in Senegal, per coordinare le prime fasi del progetto sul territorio africano sfruttando la sua esperienza nel paese, e con l’aiuto degli esperti. L’apporto dell’OIM sarà di fondamentale importanza per poter instaurare i primi rapporti con la popolazione locale, per approfondire la conoscenza della tematica migratoria e le sue dinamiche e per sviluppare al meglio le possibilità per il migrante di divenire un fattore di sviluppo per il proprio paese d’origine. produttivo in condizioni di libertà, uguaglianza, sicurezza e dignità umana per uomini e donne. I suoi principali obiettivi sono: promuovere i diritti dei lavoratori, incoraggiare l’occupazione in condizioni dignitose, migliorare la protezione sociale e rafforzare il dialogo sulle problematiche del lavoro. L’apporto dell’OIL e della sua Unità Tecnica sul territorio senegalese sarà fondamentale per poter comprendere al meglio l’economia senegalese, per poter così scegliere quali siano gli ambiti lavorativi migliori per creare un rapporto di interazione costruttiva tra lo sviluppo dell'economia locale e le possibilità di lavoro dei migranti in Italia.
Partner non governativi:-------------------------------------9----------------------------------------------------------- mOng Partner (attive nel Paese sede del - LVIA (Associazione Internazionale Volontari Laici), è un’associazione di solidarietà e cooperazione internazionale che opera per contribuire al superamento della povertà estrema, alla realizzazione di uno sviluppo equo e sostenibile ed al dialogo tra comunità italiane ed africane. Risulta attiva in più di dieci paesi dell’Africa, dove garantisce la soddisfazione di esigenze primarie ma anche la creazione e stimolazione di microeconomie, in modalità simili e compatibili con il nostro progetto. In Senegal LVIA ha numerosi progetti compiuti o ancora in corso; nell’ambito del fenomeno della migrazione di ritorno degno di nota è “Partire e Tornare: un’impresa per la vita”, programma di reinserimento socio-professionale a supporto di migranti rimpatriati dopo anni all’estero.
- COSPE ( Cooperazione per lo Sviluppo dei Paesi Emergenti ) opera per il dialogo fra le persone e fra i popoli, per lo sviluppo equo e sostenibile, per il rispetto dei diritti umani. Attiva in 25 paesi dell'Africa per la difesa e valorizzazione degli individui e specialmente nella figura dei migranti, risultando quindi preziosa per l'opera di valorizzazione del migrante tema del progetto. COSPE attualmente ha un progetto attivo in Senegal, centrato sul rafforzamento delle strutture di formazione di forza lavoro a partire dalla fascia giovanile, che risulta di possibile aiuto nell'ambito della formazione del personale nel progetto.
Controparti locali del Progetto: - Ministero dell'economia e del lavoro senegalese: per ottenere facilitazioni fiscali per apertura attività commerciali da parte migranti di ritorno - Ministero dell'Agricoltura e dell'Infrastruttura rurale senegalese: per la loro collaborazione e le loro indicazioni tecniche per le attività agricole del progetto - Ente corrispettivo dell'ICE (Istituto Commercio Estero): per l'esportazione dei prodotti in Italia - Università Dakar UCAD: per progettualità sul territorio e per opera informativa già a livello universitario. - Autorità locali (Regione, Comune) della città di Kaolack e del villaggio di Meckhè
3. OBIETTIVI DEL PROGETTO Obiettivo generale Obiettivo generale del progetto è contribuire a valorizzare il rapporto tra il migrante che lavora in Italia e il suo paese di origine, in modo che il migrante possa diventare agente di sviluppo per il paese stesso: uno sviluppo che riguarda entrambi i paesi coinvolti nella cooperazione. Obiettivi specifici 1. Mettere un gruppo di migranti in condizione di poter iniziare un’attività produttiva nel paese d'arrivo e aprire canali di collegamento tra il paese di migrazione e il paese di provenienza.
2. Favorire la creazione di attività culturali ed economiche, nonché scambi commerciali nel paese di provenienza dei migranti 3. Assicurare condizioni favorevoli per incrementare nel migrante la consapevolezza delle proprie capacità e nei paesi d'origine la coscienza delle potenzialità del loro territorio. 4. Migliorare la percezione degli italiani sui migranti inducendoli a vederli con un occhio diverso, attraverso le loro produzioni artigianali e alimentari.
4. DESTINATARI
I destinatari diretti del Progetto sono: 5 immigrati senegalesi messi in condizione di attivare una attività in Italia e aprire collegamenti produttivi con le comunità del paese si provenienza. Due comunità senegalesi (circa 50 tra agricoltori e artigiani) messe in condizione di svolgere attività produttive (agricole e tessili) in 2 regioni del paese Circa 200 senegalesi coinvolti direttamente nelle attività del progetto, quali artigiani, meccanici, trasportatori, portuali, e altre figure professionali.
Destinatari Indiretti I destinatari indiretti del Progetto sono in primo luogo le famiglie e i compaesani dei migranti coinvolti nel progetto nei due centri senegalesi di Meckhè e Kaolack, quantificabili - tra attività agricole e attività tessili e di esportazione - in circa 2000 persone. In secondo luogo gli abitanti del Senegal raggiunti dai materiali di comunicazione e sensibilizzazione diffusi dal progetto nel paese: quantificabili in almeno 1 milione di persone. Altri destinatari indiretti del progetto sono gli italiani - quantificabili in circa 1000 persone al mese - che frequenteranno il negozio, potranno comprare i prodotti del Senegal e vedere con occhi diversi gli immigrati e la loro cultura di provenienza. Nonché il pubblico italiano e straniero raggiunto dai materiali di comunicazione diffusi nel corso del progetto, quantificabile in almeno 5 milioni di persone.
5. QUADRO LOGICO Obiettivo Generale: Contribuire a valorizzare il rapporto tra il migrante che lavora in Italia e il suo paese di origine
Obiettivi Specifici: 1. Mettere i migranti in condizione di iniziare un'attività produttiva in collegamento con il paese d'origine 2. Favorire la creazione di scambi culturali ed economici tra il paese di provenienza e quello d'arrivo. 3. Assicurare le condizioni per incrementare la coscienza e le potenzialità del rapporto tra migrante e paese d'origine
Risultato 1 Messo in funzione un negozio etnico gestito da immigrati senegalesi in un comune del centro/nord Italia.
Attività 1.1 Selezionare e formare migranti senegalesi Numero di migranti formati Registro corso formazione Aula e formatori adeguati Attività 1.2 Creare un negozio Apertura e lancio del negozio Scia, registro materiali e personale Autorizzazione Autorità comune Attività 1.3 Importare specialità alimentari e tessili Export/import dei prodotti Registri di acquisto e vendita Autorizzazione Autorità Senegal
Risultato 2 Attivata in Senegal una attività imprenditoriale agricola per la coltivazione di specialità locali da esportare in Italia.
Attività 2.1 Attivare/ potenziare una impresa agricola Numero di contadini riqualificati Registro corso riqualificazione Attrezzature adeguate Produttività dei campi Qualità delle produzioni Ambiente adatto
Risultato 3 Attivata in Senegal una attività imprenditoriale per la tessitura di tessuti e borse locali da esportare in Italia.
Attività 3.1 Attivare una impresa manifatturiera Numero di operai formati Registro corso formazione Attrezzature adeguate Qualità delle produzioni Risultato 4 Sensibilizzati immigrati senegalesi in Italia e abitanti di 2 località senegalesi Attività 4.1 Diffondere materiali di sensibilizzazione Quantità di migranti raggiunti Interviste e testimonianze Strumenti di sensib. adeguati
Risultato 5 Sensibilizzato il pubblico italiano sul progetto Attività 5.1 Diffondere materiali di sensibilizzazione Audience raggiunta Filmati, foto e interviste Spazi di comunicazione adeguati sul negozio e sui prodotti Successo del negozio Registro vendite Esperienza di pubblicità/marketing
6. RISULTATI ATTESI E RELATIVE ATTIVITA’ Risultato 1: Messi in funzione un negozio (o 'angoli' di supermercati) di genere etnico gestiti da immigrati senegalesi in un comune del centro/nord Italia Attività 1.1: Individuare e formare 5 immigrati senegalesi in Italia per la gestione di un negozio/spazio di genere etnico. La ricerca sarà fatta chiedendo alle Comunità senegalesi presenti in comune del Centro/Nord Italia di fornire una lista dei migliori candidati. Attività 1.2: Creare un negozio (o 'angoli' di supermercati) in Italia con specialità alimentari (tra le quali il Fonio, e l'Ataya, preparazione del the) e con stoffe, borse e tessuti (come il Wax) importati dal Senegal
Attività 1.3: Importare le specialità alimentari e tessili dal Senegal
Risultato 2: Attivata in Senegal una attività imprenditoriale agricola per la coltivazione di specialità alimentari locali (tra le quali il Fonio) da esportare verso l'Italia. Attività 2.1: Attivare o potenziare (attraverso incontri tra migranti e famiglie o popolazioni di partenza, e corsi di formazione specifici sui metodi ottimali di coltivazione ed utilizzo degli strumenti agricoli, la risanazione dei campi e la gestione dei trasporti, nonchè sulle reali possibilità di crescita economica e miglioramento della qualità della vita ottenuta grazie al coinvolgimento all’interno del progetto) la coltivazione di tali specialità nel paese senegalese di riferimento e l'esportazione di tali prodotti verso l'Italia. L’attività imprenditoriale agricola sarà attività nella zona del villaggio di Meckhè, luogo di nascita di uno dei migranti senegalesi coinvolti nel progetto, che risulta essere una delle più aride del paese: dove il Fonio, cereale che non necessita di terreni particolarmente fertili, risulta essere la scelta più idonea. Per rispondere a questa sfida è necessario che gli specialisti agricoli locali, acquisiscano nuove competenze per insegnare agli altri agricoltori l’elaborazione e la sperimentazione delle strategie migliori per far fronte a questo problema. A tal fine saranno mostrati i risultati di altri progetti analoghi.
Risultato 3: Attivata in Senegal una attività imprenditoriale manifatturiera per la tessitura di tessuti e borse locali da esportare verso l'Italia. Attività 3.1: Attivare o potenziare (attraverso incontri e corsi di formazione specifici sulla tessitura, la confezione di borse e tessuti) la produzione di tessuti e borse nel paese senegalese di riferimento e l'esportazione di tali prodotti verso l'Italia. In Senegal quello del Karaló (sarto) è un mestiere tradizionalmente esercitato da uomini, ma recentemente aperto anche alle donne. La località identificata è la città di Kaolack, luogo di nascita di uno dei migranti coinvolti nel progetto: che è un porto importante del paese, ed è già sede di diverse imprese tessili. Le spese di trasporto marittimo sono più economiche dell'aereo, anche se i tempi sono più lunghi.
Risultato 4: Sensibilizzati 5 immigrati senegalesi in Italia sul loro ruolo di agenti di sviluppo rispetto al paese d'origine; e gli abitanti di 2 località senegalesi - la città di Kaolack e il villaggio di Meckhè - zone di origine degli immigrati stabiliti in Italia - sul valore del loro contributo sia all'economia del loro paese che all'immagine del Senegal in Europa. Attività 4.1: Realizzazione di una campagna di sensibilizzazione per i migranti senegalesi in Italia e per gli abitanti dei due centri identificati in Senegal sui temi e le attività del progetto, con incontri informativi sulle reali possibilità di crescita economica e miglioramento della qualità della vita grazie alla partecipazione al progetto, in modo da rendere partecipi le comunità coinvolte delle finalità del loro lavoro. A tal fine saranno mostrati i risultati di altri progetti analoghi in Senegal o in paesi che condividono caratteristiche simili.
Risultato 5: Sensibilizzato il pubblico italiano sul progetto, i prodotti commercializzati, il ruolo degli immigrati coinvolti, la cultura del Senegal e le ricadute del progetto sull'economia del paese africano Attività 5.1: Realizzazione di una campagna di sensibilizzazione sui prodotti, i soggetti coinvolti, il progetto e le sue ricadute in Senegal: a. sito informativo sull’attività, con descrizione dei prodotti: per la commercializzazione del Fonio creare una scheda del prodotto con le sue caratteristiche naturali e i benefici che questa pianta porta alla salute fisica e i vantaggi sia economici che di eco-sostenibilità. b. spazi sui social network, con locandine e comunicati d. logo o marchio, che rimandi al Senegal e al prodotto commercializzato e. ricerca e montaggio audiovisivi i. testimonial del progetto: il noto attore di origini senegalesi, Omar Sy, protagonista di diversi film sul tema della migrazione Durata complessiva del progetto: 12 mesi
7. ASPETTI METODOLOGICI Trattandosi di un progetto con finalità pratiche, è necessario un approccio fortemente partecipativo, che coinvolga un primo staff di mediatori culturali che siano in grado di selezionare e rapportarsi con un gruppo di migranti senegalesi in Italia; e un secondo staff che avrà poi il compito di formarli nelle attività portate avanti dal progetto. La metodologia di questo primo aspetto prevede attività di sensibilizzazione e comunicazione, e corsi mirati alla formazione in campo culturale, giuridico e amministrativo, e alla formazione professionale e commerciale. Per gli aspetti comunicativi, sarà selezionato un gruppo di cooperanti in grado di supervisionare tutte le attività ed essere disponibili in caso di eventuali problemi, sia da parte dello staff che da parte dei migranti. Saranno utilizzati, dunque, due tipi di comunicazione. Da un lato, una comunicazione di tipo commerciale, finalizzata alla pubblicizzazione dei prodotti commerciali coinvolti nel progetto. Dall'altro, una comunicazione di tipo sociale, che mira invece alla sensibilizzazione culturale della popolazione senegalese, a far capir loro, cioè, quali sono le finalità ultime del progetto. Sarà utilizzato anche un testimonial del progetto, l'attore senegalese Omar Sy, ben conosciuto anche in Italia. La metodologia prevede, dunque, corsi di formazione con l’obiettivo di preparare i giovani migranti alle attività agricole e commerciali previste dal progetto e, per la comunicazione, la partecipazione di mediatori culturali aventi il compito di relazionarsi ai migranti e segnalare qualsiasi disagio o problema riscontrato durante i corsi di formazione e le successive attività.
8. CRONOGRAMMA Attività 1.1: X X X X Attività 1.2: X X X X X X X X X Attività 1.3: X X X X X X X X X Attività 2.1: X X X X X X X X X Attività 3.1: X X X X X X X X X X Attività 4.1: X X X X X X Arrività 5.1: X X X X X X X
9. MONITORAGGI E VALUTAZIONI
MONITORAGGIO INTERNO: Le attività di monitoraggio e valutazione hanno lo scopo di analizzare criticamente le varie tappe del progetto, nello specifico supervisionare i corsi di formazione e l'operato del gruppo partecipante al progetto e, qualora si ritenga necessario, apportare dei miglioramenti. Infine si valuteranno i risultati finali ottenuti. Le attività di monitoraggio si compongono di un'analisi interna ed esterna. L'attività di monitoraggio interno sarà svolta da personale interno al progetto: il capo progetto e un comitato di esperti e operatori del progetto. Si effettueranno dei controlli periodici, con cadenza trimestrale, durante l'intera durata del progetto. MONITORAGGIO ESTERNO: Il monitoraggio esterno sarà invece effettuato a metà percorso da un Docente dell'Università di Roma Tre e da un Esperto esterno al progetto, attraverso un'analisi delle attività e dei risultati raggiunti e con interviste agli addetti al progetto e ai destinatari qualificati. VALUTAZIONI: Una valutazione interna al progetto sarà effettuata al termine delle attività, in seguito al monitoraggio effettuato precedentemente, da un comitato di valutazione ormato dal Capo progetto, da 2 Esperti partecipanti al progetto, e dall’amministratore del progetto . La valutazione esterna sarà invece condotta al termine del progetto da un Esperto esterno, che verificherà gli obiettivi raggiunti, le criticità e i risultati del progetto.
10. SOSTENIBILITA’ DEL PROGETTO Sostenibilità istituzionale La sostenibilità istituzionale del progetto è garantita da rapporti istituiti con le Autorità centrali e locali del Senegal e del sostegno della Ambasciata d'Italia a Dakar, e del rappresentante locale dell'Aics (Agenzia per la Cooperazione italiana) anche attraverso l'Unità tecnica dell'Aics a Dakar. Il governo mostra di condividere il nostri obiettivo di supportare il ruolo degli immigrati senegalesi in Italia come agenti di sviluppo del proprio paese di origine; e dall'altra parte di valorizzare le imprese locali e i prodotti senegalesi sostenendone l'esportazione in Italia e donando loro una maggiore notorietà. Sostenibilità Sociale La sostenibilità sociale del progetto è assicurata in due direzioni: per la parte che riguarda i migranti senegalesi stabilitisi in Italia, il progetto li rende veri e propri agenti del proprio sviluppo e di quello del loro paese d'origine, e contemporaneamente li mette in condizione di dimostrarsi capaci di gestire iniziative autonome e di migliorare la loro stessa immagine nel contesto del paese ospitante, l'Italia. Per quanto riguarda le attività previste nel Senegal, il progetto intende proprio fornire occasioni e strumenti per la crescita economica e sociale della società locale attraverso le attività agricole e manifatturiere; e insieme, a medio termine, migliorare l'immagine e la conoscenza del Senegal nel nostro paese. Sostenibilità Economica Il progetto è sostenibile economicamente in quantoIla formazione degli addetti alla produzione agricola e alle produzioni tessili permetterà loro di rendersi autonomi e proseguire nel loro lavoro ache dopo la fine del progetto; sono infatti presenti tutti gli elementi necessari a che questa attività commerciale, basata sulla vendita di prodotti tessili e alimentari realizzati in loco, possa crescere e svilupparsi autonomamente anche grazie al sostegno di controparti locali quali: APIX Promotion des Investissements et Grands Travaux Chambre de Commerce, d’Industrie et d’Agriculture de Dakar Agence Senegalaise de Promotion des Exportations Sostenibilità Ambientale Il progetto prevede, soprattutto per le attività svolte in Senegal, la sensibilizzazione delle comunità locali sui risvolti ambientali delle attività, in particolare per il settore agricolo. In questo senso ci saranno specifiche attenzioni per la lavorazione di prodotti alimentari come il Fonio e altri prodotti da esportare in Italia; lo stesso per la produzione e il trattamento di tessuti per l'abbigliamento, come il Wax. Si cercherà di garantire una appropriata gestione del territorio e la conservazione dell’ecosistema, nel pieno rispetto dell'ambiente. Replicabilità La replicabilità del progetto è assicurata da vari fattori, a partire dalla formazione acquisita dai destinatari, che sono messi in condizione di continuare ed incrementare l’attività del negozio anche dopo la fine del progetto, dalla acquisizione di strumenti per lavori agricoli e manifatturieri, grazie ai quali i lavoratori saranno in grado di continuare e di accrescere le due attività, avendo costruito con il progetto un canale di produzione, esportazione e vendita dei loro prodotti nei due settori. La replicabilità del progetto è assicurata anche ai meccanismi virtuosi del progetto, che lega l'attività dei migranti in Italia alla formazione e al lavoro delle famiglie restate nel paese di provenienza, inducendo in parallelo l'interesse del pubblico italiano, destinatario indiretto ma fondamentale, per le produzioni africane; e l'interesse economico del paese di provenienza, il Senegal, che vede formati i suoi lavoratori per produzioni capaci di assicurare un rilevante ritorno - sia in termini economici che di immagine. E che quindi nel tempo, almeno in alcuni settori, non serva più l'aiuto economico della cooperazione e il paese acquisti maggiore autonomia.
11. RISORSE UMANE, FISICHE E FINANZIARIE Il progetto prevede Personale espatriato e Personale in loco.Personale espatriato - Docente Roma Tre: coordinatore del progetto elaborato dagli studenti del corso di Cooperazione Internazionale per l'anno 2018 – 2019. Si occuperà del monitoraggio esterno e della valutazione del progetto. - Capo progetto: supervisionerà tutte le fasi delle attività svolte - Esperto di comunicazione: si occuperà degli strumenti di informazione e sensibilizzazione sul progetto. - Esperto di agricoltura: si occuperà della formazione e di fornire le adeguate conoscenze sull’agricoltura - Esperto di prodotti tessili: si occuperà di trovare i materiali locali di miglior qualità e di ottimizzare la produzione dei capi (abiti, borse) - Amministratore: seguirà tutti gli aspetti amministrativi ed economici del progetto - Logista: seguirà tutti gli aspetti organizzativi e logistici del progetto - Migranti agenti di sviluppo: 4 migranti per le due attività principali del progetto (agricoltura e manifattura tessile) faranno da tramite e da mediatori per la popolazione locale coinvolta nel progetto. - Cooperanti: coadiuveranno il capoprogetto, gli esperti e gli altri operatori del progetto - Volontari: coadiuveranno i cooperanti Personale in loco - Guida/interprete - Agente territoriale per la riqualificazione sociale e lavorativa - Segretario amministrativo: aiuterà l'amministratore del progetto - Autista: per tutti gli spostamenti - Personale di servizio: pulizia e spese per l'appartamento/ufficio del progetto Altre risorse Sono anche previsti, oltre ai viaggi internazionali, spostamenti all'interno del paese: dalla capitale, Dakar, ai luoghi di svolgimento del progetto, identificati nella città di Kaolack e nel villaggio di Meckhè. Sono inoltre previsti servizi di consulenza per l'orientamento e il supporto delle comunità coinvolte, e sussidi finanziari che coprano le spese dei migranti agenti dello sviluppo locale. Ci sono infine le risorse per 5 attività di formazione: - Gestione di un negozio etnico in Italia - Attività imprenditoriale agricola in Senegal con esportazione dei prodotti in Italia - Attività tessile con esportazione dei prodotti in Italia (macchinari, tessuti e borse) - Sensibilizzazione per migranti senegalesi in Italia e gli abitanti di 2 località senegalesi - Pubblicizzazione dei prodotti senegalesi in Italia , del ruolo degli immigrati coinvolti e le ricadute del progetto sull'economia del paese africano
12. PIANO FINANZIARIO Piano Finanziario Voci di spesa N. Unità Costo Unità Mensile Costo Totale Mensile Costo Totale PERSONALE ESPATRIATO Docente universitario Roma Tre (6 mesi) 1 € 2.500,00 € 2.500,00 € 15.000,00 Esperto di comunicazione (6 mesi) 1 € 2.500,00 € 2.500,00 € 15.000,00 Esperto di agricoltura (8 mesi) 1 € 2.500,00 € 2.500,00 € 24.000,00 Esperto di produzioni tessili (8 mesi) 1 € 2.500,00 € 2.500,00 € 24.000,00 Capo progetto (12 mesi) 1 € 3.000,00 € 3.000,00 € 36.000,00 Amministratore (12 mesi) 1 € 2.000,00 € 2.000,00 € 24.000,00 Logista (12 mesi) 1 € 2.000,00 € 2.000,00 € 24.000,00 Mediatori migranti (4 mesi) 4 € 1.000,00 € 4.000,00 € 16.000,00 Cooperanti (10 mesi) 4 € 1.500,00 € 6.000,00 € 60.000,00 Volontari (8 mesi) 2 € 700,00 € 1.400,00 € 11.200,00
Subtotale PERSONALE ESPATRIATO € 249.200,00 PERSONALE IN LOCO Stipendio mensile medio nel Paese 150 euro Guida/interprete (12 mesi) 1 € 300,00 € 300,00 € 3.600,00 Agente terr. per integrazione sociale/lavorativa (8 mesi) 1 € 800,00 € 800,00 € 6.400,00 Segretario amministrativo (8 mesi) 1 € 800,00 € 800,00 € 6.400,00 Autista (12 mesi) 1 € 200,00 € 200,00 € 2.400,00 Personale di servizio (10 mesi) 1 € 150,00 € 150,00 € 1.500,00 Subtotale PERSONALE IN LOCO € 20.300,00 Subtotale PERSONALE € 269.500,00 Subtotale PERSONALE (con ritenute 20%) € 323.400,00
ATTIVITA' E SERVIZIIVITA' E SERVIZI 1 Euro = 656 Franchi CFA Incontri di formazione e sensibilizzazione in Italia 30 € 100,00 € 1.000,00 € 3.000,00 Incontri di formazione e sensibilizzazione in Senegal 8 € 600,00 € 4.800,00 € 4.800,00 Affitto, apertura e gestione del negozio in Italia (12 m.) 12 € 3.000,00 € 3.000,00 € 36.000,00 Personale del negozio (8 mesi) 4 € 1.000,00 € 4.000,00 € 32.000,00 Strutturazione di un campo agricolo in Senegal 1 € 800,00 € 800,00 € 800,00 Attrezzature per impresa agricola € 4.800,00 Strutturazione di una impresa tessile in Senegal 1 € 800,00 € 800,00 € 800,00 Attrezzature e materiali per impresa tessile € 3.000,00 Alberghi e altre sistemazioni (1 mese complessivo) 30 € 100,00 € 3.000,00 € 3.000,00 Esportazione di prodotti agricoli e tessili in Italia (4) 1mc € 1.000,00 € 40.000,00 Sede del Progetto a Dakar (10 mesi) 1 € 500,00 € 500,00 € 5.000,00 Subotale ATTIVITA' E SERVIZI € 133.200,00 Subotale ATTIVITA' E SERVIZI (con Iva) € 162.504,00
VIAGGI E TRASPORTI Aereo Roma-Dakar 1800 euro in media Viaggi internazionali A/R Roma Dakar 20 € 36.000,00 Viaggi per missioni di monitoraggio (Italia/Senegal ) 3 € 5.400,00 Spostamenti interni (Dakar-Meckhe-Kaolack) 104 spost. € 3.300,00 Trasporti merci tra luoghi di produzione e porto 8 € 800,00 Trasporto via mare della merce (mensile) 4 € 10.000,00 Trasporto merci da Genova a negozio centro-nord 4 € 400,00 Subtotale VIAGGI E TRASPORTI € 61.300,00
COMUNICAZIONE Campagna di sensibilizzazione (Italia e Senegal): a. logo del progetto € 500,00 b. sito web (compreso gestione) € 3.100,00 c. social network (Twitter, Facebook, Instagram) € 900,00 e. ricerca e montaggio audiovisivi € 2.500,00 f. brochure, volantini e cartelloni pubblicitari € 1.500,00 h. confezionamento originale dei prodotti con il marchio € 800,00 Subtotale COMUNICAZIONE € 32.500,00
Subtotale COMUNICAZIONE (con Iva) € 39.650,00
SUB-TOTALE GENERALE € 586.854,00 Spese generali (10%) € 58.685,40 TOTALE GENERALE...........................................................................................................................................................................................................€ 645.539,40
ALLEGATI AL PROGETTO
Scheda sintetica Senegal Scheda Paese Senegal Scheda sulla Cooperazione italiana nel Paese Scheda sul partenariato tra U.E. e Senegal Scheda biblio-sitografica sui temi del progetto
|
|
|||||||||