Piazza Tahrir

 

 

 

 

 

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Piazza Tahrir

 

MEDIA E MONDO ARABO

dalle Torri gemelle alla Primavera araba

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Egitto

 

Il 25 gennaio 2011 l’Egitto si rivolta contro il suo presidente Hosni Mubarak (in carica ormai da quasi 30 anni), emulando ciò che già era successo in Tunisia ed iniziando così a far pensare

ad una vera e propria “Primavera araba”. Al Cairo, piazza Tahrir diventa il centro della rivolta, che nei mesi successivi coinvolgerà attori molto diversi fra loro: dal “movimento 6 aprile” ai “Fratelli musulmani”, dal premio nobel El Baradei all’università di Al-Azhar, fino ad arrivare ai copti. Si susseguono diverse giornate di scontri e cambiamenti politici (il Pnd, partito al potere, viene sciolto, Mubarak nomina come vicepresidente il capo dell’intelligence Omar Suleiman), fino alla svolta: l’11 febbraio Mubarak si dimette. Suleiman annuncia il trasferimento dei poteri all’esercito.

La piazza esulta.

Tra aprile ed agosto, Mubarak viene arrestato, interrogato e processato (il processo viene tra l'altro trasmesso in televisione, acconsentendo alle richieste dei Fratelli musulmani che chiedevano

una gogna pubblica). Tuttavia ciò non sembra risolvere i problemi degli egiziani, ancora governati dall’esercito (e per di più ancora sotto la “legge d’emergenza” che era stata in vigore durante

il regime e non solo non viene abbandonata dai generali al potere, ma ampliata) che pretende di scegliere il primo ministro e il capo del governo fino alle elezioni, di cui però non prevede la data.

Proprio per questo, a novembre, piazza Tahrir si risveglia per manifestare ancora, stavolta contro la giunta militare . Il 28 novembre in Egitto si sono aperte le urne. La popolazione finalmente

vota per eleggere il proprio parlamento, dopo decenni di dittatura. La rivoluzione vera, quindi, è appena cominciata.

                                           Testimone dall'Italia 

 Le elezioni                         Testimone dall'Italia

Dopo molti mesi di scontri e proteste,                  Yousef, 55 anni, egiziano a Roma: " Il mio discorso

finalmente il 28 novembre gli egiziani hanno          è per coloro che avevano dato l'Egitto perduto,  

partecipato dopo 60 anni ad una elezione             per chi non credeva nella forza e nella

democratica...                                                     determinazione... 

                                   

 Piazza Tahrir                   'Metro' l'aveva raccontata

"Noi moriremo su questa piazza!" Scontri,            In una Graphic Story di grande successo, costata al

parole e immagini emblematiche della                   suo autore alcuni mesi di prigione, c'erano già gli

piazza-simbolodella  protesta egiziana.                  scontri di piazza Tahrir...

     

                                                 

                       

Cronologia  degli eventi

 

25 Gennaio- La “giornata della rabbia” in Egitto. La protesta indetta per oggi da movimenti e partiti anti-governativi egiziani si è tradotta al Cairo in scontri lungo le strade principali della capitale. Nei giorni precedenti cinque egiziani si erano dati fuoco (uno è morto), emulando il giovane tunisino all'origine della rivolta che il 14 gennaio ha portato alla caduta di Ben Alì.

 

27 Gennaio- L'oppositore più noto, Mohamed ElBaradei, ritorna al Cairo.

28 Gennaio- ElBaradei arriva in Egitto e la piazza tenta l'assalto a Mubarak. La polizia spara, i morti sono decine solo al Cairo. Incendiata la sede del partito al potere, il Pnd.

29 Gennaio- Giornata di scontri: decine di morti. Mubarak nomina un vicepresidente, il capo

dell' intelligence, generale Omar Suleiman.

1 Febbraio- La piazza egiziana lancia l'ultimatum a Mubarak: via entro venerdì. Più di un milione di manifestanti in piazza in tutto l'Egitto.

2 Febbraio- L'Egitto respira. In piazza Tahrir, in due milioni contro il regime Mubarak al grido:”vattene”, con a fianco l'esercito. Sanguinosi scontri tra manifestanti anti regime e sostenitori di Mubarak.

5 Febbraio- Il consiglio Ue non scarica in raìs. In Egitto, Mubarak riunisce per la prima volta il nuovo governo. Sciolti i vertici del Pnd, tra i dimissionari il figlio, Gamal.

6 Febbraio- Al Cairo storico incontro tra la Federazione dei fratelli musulmani e il vice presidente Omar Suleiman per il dialogo fra governo ed opposizione. Giallo sul raìs.

10 Febbraio- Al Qaeda chiama la piazza alla jihad. Scioperi in tutto il paese. Per tutto il giorno le indiscrezioni dicono che Mubarak si dimetterà. In serata la doccia fredda: Mubarak resta.

11 Febbraio- Mubarak parte per Sharm el Sheikh. Il presidente Suleiman annuncia le sue dimissioni e il trasferimento dei poteri all'esercito. Piazza Tahrir esulta.

14 Febbraio- L'esercito egiziano scioglie il parlamento.

15 Febbraio- Il raìs è grave, forse è in coma.

10 Marzo- Sgombero occupanti di piazza Tahrir.

22 Marzo- Modifica democratica degli emendamenti costituzionali. Grande afflusso ai seggi, trionfo degli islamisti.

  

13 Aprile- Arresto di Mubarak per corruzione e abuso di potere.

13 Maggio- Interrogato dai magistrati Mubarak.

28 Maggio- Manifestanti contro il consiglio militare. In migliaia a piazza Tahrir. I fratelli musulmani boicottano schierandosi con l'esercito.

30 Giugno- La polizia reprime i manifestanti di piazza Tahrir che chiedono le dimissioni del ministro dell'interno.

3 Agosto- Primo giorno del processo a Mubarak al Cairo. Le accuse:uccisione di manifestanti e vendita di gas a Israele.

11 Settembre- La folla devasta l'ambasciata di Israele. Tre morti e oltre mille feriti al Cairo.

15 Ottobre- I militari affermano che saranno loro a nominare primo ministro e capo del governo finchè non ci sarà un nuovo presidente. Ma l'agenda elettorale che hanno costruito non prevede ancora la data delle elezoni presidenziali.

19 Novembre- Nuove manifestazioni a piazza Tahrir contro la giunta militare che, non avendo abbandonato il potere a settembre come promesso, continua a guidare il paese dalla caduta di Mubarak.

21 Novembre- Piazza Tahrir brucia contro la giunta militare: undici morti e trecento feriti.

 

   

GRUPPO DI LAVORO

      

    Denise Cancelliere

      

             Andrea Bongi

      

               Giada Bono

      

              Sara Shokry

 

      

              Intervista allo

    scrittore Al Aswani

           

   Al

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  

 

 

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